Pianosinatico, 948 mt s.l.m. è una frazione che risale lungo la Statale 12 dell’Abetone e del Brennero, a metà costa del monte La Serra. Località di villeggiatura estiva e di soggiorno invernale, dista solo 7 km dai campi di sci dell’Abetone.
Ha ottimi alberghi e ristoranti ed un attrezzato campeggio, è un luogo dove il turista può stare in tranquillità e rilassarsi tra il verde, al fresco d’estate e in compagnia dell’ospitalità delle famiglie della frazione, che si raggruppa intorno alla chiesetta di San Policarpo del 1785, costruita dall’allora vescovo Ricci.
Nelle vicinanze del paesello, in direzione Ponte a Sestaione, si trova Pian di Sisi che ha il più bel castagneto della montagna pistoiese, menzionato, si pensa, da Massimo D’Azeglio ne “I miei ricordi”. Presso questa località esiste ancora la casetta dove per molti anni dimorò l’ingegnere Leonardo Ximenes durante e dopo la costruzione della via da Pistoia all’Abetone.
Nella seconda metà del ‘700, a Pianosinatico sorgeva una delle quattro Stazioni di Posta con locanda presenti in territorio pistoiese, pertanto diventò un luogo di fondamentale importanza, adibito a sosta temporanea dei corrieri, delle vetture private e delle diligenze che trasportavano persone, merci e corrispondenza e per effettuare il cambio dei cavalli. La sosta nelle stazioni rappresentava anche la fermata per la salita e la discesa dei passeggeri. Attorno a questa stazione e alle attività ad essa connesse si sviluppò dunque l’abitato. Nei pressi di questa stazione di sosta, sorse anche una fonte, situata al margine destro del percorso in salita, prima di una stretta curva sulla sinistra. Come tutte le fontane del percorso è interamente in pietra, con un ampia testata che funge da quinta scenografica e un’ampia vasca monolitica per la raccolta.
A Pianosinatico passava la Linea Gotica durante la Seconda Guerra Mondiale e nei boschi intorno a questa frazione erano stati costruiti bunker e postazioni di guerra. Il paese ha vissuto, come tanti, una triste pagina di storia e a memoria di ciò è stato allestito un Museo che raccoglie i cimeli, quali abiti, armi, elmetti ritrovati dagli abitanti, quando al termine della guerra rientrarono al loro paese ormai ridotto ad un cumulo di macerie. Il museo comprende quattro stanze, una tedesca, una americana, una partigiana ed una italiana; è presente inoltre, anche una collezione privata di documenti, accessori bellici di varie nazioni, ritrovati nei dintorni di Pianosinatico negli anni ’60. Nei pressi del Museo si trova il monumento ai Caduti dell’Eccidio di Pianosinatico, avvenuto il 28 settembre del 1944. Undici uomini vennero fucilati presso il cimitero del paese, per rappresaglia contro l’uccisione del giorno precedente di due soldati tedeschi ad opera dei partigiani.